Novità di Febbraio

Il nostro scaffale delle novità di Febbraio

Cliccando sulla copertina puoi vedere se i libri sono disponibili.

Soledad

di Maurizio De Giovanni


Einaudi, 2023


1939. L’Italia si prepara a vivere l’ultimo Natale di pace, ma un omicidio squassa il ventre della città.

Quanta solitudine che c’è. In Europa la guerra è cominciata, eppure da noi qualcuno si illude ancora che sia possibile tenerla fuori della porta. E poi sta arrivando la più bella delle feste, quella dove si mangia, si beve, ci si abbraccia, quella in cui ci si scambiano doni con le persone care; non bisogna avere pensieri tristi. La solitudine, però, la solitudine vera, è difficile da scacciare. Puoi essere solo perfino se stai in mezzo alla gente, se hai una famiglia, degli amici. Soprattutto puoi essere solo se decidono che sei diverso, magari perché non sai parlare, o perché ami persone del tuo stesso sesso. O perché, dicono, sei di un’altra razza. Anche Erminia Cascetta era diversa, a modo suo. Aveva troppa voglia di vivere, perciò l’hanno uccisa. In questo tempo che accelera verso l’abisso, spetta al commissario Ricciardi e al brigadiere Maione scoprire chi è stato. La chiave di tutto, però, è sempre la solitudine. Che, a volte nemmeno lo sappiamo, ci siede accanto.

La pietra del rimpianto

di Arnaldur Indridason

Guanda, 2023


Un’indagine in cui si intrecciano scoperte inquietanti e una verità che vuole a tutti i costi venire a galla.

Reykjavík, un quartiere residenziale dove i palazzoni si alternano a placide villette e le strade sono ben illuminate. Davanti a uno dei condomini arrivano pattuglie a sirene spiegate, un’ambulanza, il furgone della Scientifica. Una donna è stata trovata stesa a terra nell’ingresso di casa sua, è morta da poche ore, probabilmente soffocata con un sacchetto di plastica. La casa è passata al setaccio dalla polizia, spunta un biglietto con un numero di telefono ben noto agli investigatori: è quello dell’ex detective Konráð, ormai in pensione. Immediatamente contattato, Konráð racconta che tempo prima una certa Valborg, anziana e gravemente malata, lo aveva cercato chiedendogli di ritrovare il figlio dato in adozione quasi mezzo secolo prima… Allora non aveva accettato l’incarico, perché temeva di alimentare false speranze e inoltre stava cercando di risolvere il mistero attorno alla morte di suo padre, accoltellato nel 1963 davanti alla Cooperativa di Macellazione del Suðurland. Adesso, però, tormentato dai sensi di colpa per non aver aiutato la signora Valborg, Konráð decide di mettersi sulle tracce di quel bambino scomparso. Ma alla nuova indagine si intrecciano scoperte inquietanti che lo porteranno sempre più vicino alla verità sull’assassinio di suo padre, una verità che vuole e insieme teme più di ogni altra cosa al mondo.

Ovunque io sia. Torno a prendermi

di Riccardo Bertoldi

Rizzoli, 2023


Cosa succede quando ti accorgi che la vita non ti rende più felice? Per quanto puoi fingere di non aver lasciato indietro te stessa?

Rebecca se lo domanda spesso, perché è una delle tante donne che ha rinunciato ai suoi sogni per inseguire l’amore e sposare Giacomo. Ma perché continuare a recitare il copione della coppia perfetta, ora che Marco, loro figlio, è cresciuto e sta per trasferirsi in un’altra città? Perché non cercare di riacciuffare i propri desideri? Tommaso, invece, quasi trent’anni prima, aveva conosciuto proprio una Rebecca fatta di slanci e passioni, sicura di sé, che ascoltava musica metal e s’intrufolava nei bar chiusi di notte. Una Rebecca così distante dalla donna che è ora. Il loro è stato solo un amore estivo, poi nascosto in un cassetto. Eppure… A volte non importa quanto ti sei allontanata da te stessa, quanti compromessi hai stretto con la vita e quanti rimpianti ti pesano sul cuore. Non importa se qualche volta hai pensato che non valesse la pena di lottare per tenere viva la luce che hai dentro. Ciò che conta davvero è avere una promessa a cui aggrapparti. Un futuro da inventare.

Marilyn

di Filippo Timi

Feltrinelli, 2023


La Marilyn di Timi è il sogno scoperto dietro cui ci nascondiamo. Un’opera di straordinaria e ardita bellezza. Ma anche un inno alla libertà, preziosa in questi tempi incerti.

Io sono Marilyn, sembra dire ogni pagina di questo racconto struggente fatto di bellezza extraterrestre e sprecata, di amore infinito e sfinito, della donna più bella mai esistita, della donna più triste mai vissuta. Marilyn è un viaggio tra le lenzuola profumate di un’anima fragile in un corpo da bomba atomica. Marilyn icona, Marilyn desiderata dagli uomini di potere perché ambita e inarrivabile, Marilyn amante e mai moglie, Marilyn puttana e santa, Marilyn sopravvissuta a sua madre. Marilyn, la vita come un sogno a occhi aperti. Filippo Timi è Marilyn, noi tutti siamo Marilyn, sempre fra la preghiera e la supplica. Allucinazione compassionevole, questo libro è l’estrema irruzione nella mente di Marilyn Monroe. È come se Filippo, nel momento che precede la morte della diva, le dicesse: “Ti racconto la vita per come è in qualche altro universo. Esistono mondi in cui le dee sono immortali e il dolore impossibile. Tu conosci la vita che abbandoni, io ti racconto la tua vita salvata”.

La nuova me

di Halle Butler

Neri Pozza, 2023


Dissacrante e selvaggiamente ironico, La nuova me è una discesa vertiginosa nella mente di una millennial intrappolata nella consapevolezza di una precarietà che non riguarda piú il lavoro soltanto.

È inverno a Chicago. Millie cammina verso un nuovo giorno, stretta in un cappottone che la fa sudare, osservando i passanti, la città che rinviene. Ha trent’anni e, come si dice, tutta la vita davanti. Montagne di aspettative e speranze che, al momento, devono fare i conti con un lavoro temporaneo da assistente receptionist, con poche amicizie di dubbio valore, con un ultimo fidanzato che è già ex e con un appartamentino in cui, sera dopo sera, si ritrova sola a fare binge watching di serie tv. Poi ci sono le solite birrette con Sarah, lamentosa e frustrata da un’esistenza molto simile, poco disposta a dar retta a nulla fuorché al suono della sua stessa voce. Millie oscilla furiosamente tra recriminazioni aspre e pigre illusioni sui mille modi per cambiare le cose. Tuttavia la «nuova Millie» non diventa mai tale, il tempo scorre troppo lento e il tedio incombe. Quando una mattina intercetta per caso una mail della sua responsabile il cui oggetto è «Millie», i suoi pensieri, come un vortice, prendono il volo: che sia uno spiraglio di luce quello che si intravede laggiú? D’un tratto, si sente vicinissima a quella vita che non ha smesso un solo istante di immaginare: una vita di vestiti piú alla moda, di cibo piú sano, forse persino di sicurezza economica. Ma ecco che subito si insinua, subdolo, il dubbio paralizzante: e se anche quel futuro lavorativo, piú roseo seppur solo immaginato, non bastasse a placare la sua inquietudine?

L’orto americano

di Pupi Avati

Solferino, 2023


Pupi Avati sorprende, inquieta e affascina con un romanzo «gotico» immerso nella storia e sfumato di soprannaturale, in cui la realtà e gli inganni della mente si inseguono e si mescolano senza tregua. Come nella vita.

Subito dopo la Liberazione, in una mattina bolognese, una ragazza in divisa da ausiliaria americana si affaccia per chiedere indicazioni nella bottega di un barbiere. E le basta uno sguardo distratto per far innamorare un giovane aspirante scrittore. Anni dopo, anche grazie al ricordo di quello sguardo, lui decide di andare proprio in America, «assieme ai suoi morti», per tentare di scrivere il romanzo definitivo, quello che, ne è certo, sarà finalmente pubblicato. Ma le distrazioni cominciano subito: un macabro ritrovamento, un orto da cui di notte provengono urla misteriose e soprattutto una vicina di casa la cui figlia Barbara, arruolatasi come ausiliaria, è dispersa in Italia, probabilmente morta, forse uccisa. Lui ne è certo: è proprio lei, la ragazza che ha intravisto dal barbiere, e lui deve ritrovarla. Le tracce portano ad Argenta, alla foce del Po, a un processo che sta per celebrarsi e a una torbida coppia di fratelli. Laggiù, tra il cielo e l’acqua, lo scrittore incontrerà una vicenda più coinvolgente e pericolosa di qualsiasi romanzo abbia mai immaginato: una storia di erotismo e omicidio, di vivi che non sanno vivere e morti che non vogliono morire.

La nascita di un capolavoro del cinema

di Tom Hanks

Bompiani, 2023


La storia di un film d’azione da milioni di dollari e del fumetto che l’ha ispirato. Una vicenda divertente e commovente che racconta anche i cambiamenti della cultura americana dalla Seconda guerra mondiale a oggi.

Lone Butte, 1947. Robby, cinque anni e una spiccata propensione per il disegno, incontra per la prima volta il leggendario zio Bob, appena tornato dalla guerra. Bob arriva in moto, ha l’aria sciupata ma affascinante e per Robby diventa subito un eroe: e lo resta anche quando sparisce, o forse proprio per quello. Oakland, 1971. Robby, diventato un autore di fumetti underground, riceve una lettera dallo zio Bob. Rievocando quello straordinario incontro, ricordando i giornalini che lo zio gli aveva regalato, crea un personaggio plasmato sul giovane veterano. È così che nasce La leggenda dell’Incendiario. New Mexico, 2020. Bill Johnson, regista affermato, una passione per il golf e le macchine da scrivere, riscopre per caso il fumetto del 1971 e decide di farne un film di supereroi: Guerriera insonne. Da qui in poi il romanzo si sposta a Lone Butte, il paesino di Robby e zio Bob che si rivela un set naturale perfetto, e si accendono tutte le dinamiche che possono fare di un film un trionfo o un disastro, a partire dal materiale umano: entrano in scena OKB, l’attore capriccioso e narciso che deve interpretare l’Incendiario; Wren, antidiva intelligente e sensibile, ovvero Eve la Guerriera, e una folla di tecnici, attrezzisti, vecchi attori di talento. Dopo i racconti di Tipi non comuni Tom Hanks torna alla scrittura con una storia che celebra il grande cinema di oggi e di sempre.

Pelleossa

di Veronica Galletta

Minimum Fax, 2023


Con una lingua che mescola italiano e dialetto a creare un nuovo impasto, plastico e mimetico alla trama, Veronica Galletta ci racconta un periodo della storia siciliana che è meno lontano di quanto appaia, nel solco dell’ambiguità fra reale e fantastico che ha già caratterizzato i suoi romanzi precedenti.


Sicilia, 1943. Paolino Rasura ha sette anni. Per sfuggire alle prepotenze di un gruppo di ragazzini, accetta di fare una prova di coraggio: entrare nel Giardino di Filippu, un uomo che vive isolato su una collina e passa il tempo a scolpire teste. Paolino e Filippu così si conosceranno, e il vecchio diventerà per il bambino amico e consigliere negli anni complessi che vanno dallo sbarco degli americani fino alle prime lotte per le terre. Intorno a loro si muove il paese di Santafarra, un’intera comunità fatta di antichi segreti, rivalità, spinte al cambiamento e riti sempre uguali. Nei quattro anni che lo trasformano da bambino a ragazzo, Paolino, sempre in bilico fra viltà e desiderio di riscatto, conoscerà il tradimento, la morte, l’amore.

I sopravviventi

di Girolamo Grammatico

Einaudi, 2023


«Ho lavorato con le persone senza dimora per circa diciassette anni. Le storie che racconto sono vere, nel senso che si sono svolte nella trama della mia vita. Sono esperienze che ho vissuto, sentimenti che ho provato, persone che ho incontrato»

«Ho lavorato con le persone senza dimora per circa diciassette anni. Le storie che racconto sono vere, nel senso che si sono svolte nella trama della mia vita. Sono esperienze che ho vissuto, sentimenti che ho provato, persone che ho incontrato», scrive l’autore nella nota finale. Il protagonista di questo romanzo è lui, o meglio il suo doppio giovanissimo: un ragazzo siciliano arrivato a Roma per studiare Sociologia pieno di ideali in testa, che sceglie di fare servizio civile nel più grande centro d’accoglienza della capitale per persone senza dimora. Anno dopo anno, si ritroverà a confrontarsi con le difficoltà quotidiane di quel lavoro e con i limiti dell’istituzione di cui fa parte, a interrogarsi sul senso dell’altruismo e della sua fede, a scivolare lentamente in un isolamento simile a quello delle persone che aiuta, prima di provare a cercare se stesso nelle storie degli altri. Storie che racchiudono il mistero di vite silenziate che possono mostrarsi solo per scintille. Quella di Mimmo, l’anziano calabrese sdentato che non ha mai avuto nessuno che si prendesse cura di lui; o di Hamameh, che viene dalla Siria e non parla e ha un passato criminale da nascondere; o quella della ragazza rumena che sogna di aprire un centro estetico; o di Flavio, che rifiuterà sempre un posto letto e al quale non basterà, come aveva sognato, costruire una famiglia. Se c’è un senso – perché di questo va in cerca incessantemente chi narra, con il suo fare e il suo pensare – va ricercato nella relazione tra esseri umani.

Le streghe di Manningtree


di A. k. Blakemore

Fazi, 2023


L’emozionante romanzo d’esordio di A.K. Blakemore. Premiato in Inghilterra come miglior esordio dell’anno, sostenuto da una scrittura magistrale e pervaso di atmosfere vivide, ha rivelato un nuovo, straordinario talento.

Inghilterra, 1643. Il Parlamento combatte contro il re, la guerra civile infuria, il fervore puritano attanaglia il Paese e il terrore della dannazione brucia dietro ogni ombra. A Manningtree, una cittadina della contea dell’Essex privata dei suoi uomini fin dall’inizio della guerra, le donne sono abbandonate a se stesse; soprattutto alcune di loro, che vivono ai margini della comunità: le anziane, le povere, le non sposate, quelle dalla lingua affilata. In una casupola sulle colline abita la giovane Rebecca West, figlia della vedova Beldam West, «donnaccia, compagna di bevute, madre»; tra un espediente e l’altro Rebecca trascina faticosamente i suoi giorni, oscurati dallo spettro incombente della miseria e ravvivati soltanto dall’infatuazione per lo scrivano John Edes. Finché, a scombussolare una quotidianità scandita da malelingue e battibecchi, in città non arriva un uomo: Matthew Hopkins, il nuovo locandiere, che si mostra fin dal principio molto curioso. Il suo sguardo indagatore si concentra sulle donne più umili e disgraziate, alle quali comincia a porre strane domande. E quando un bambino viene colto da una misteriosa febbre e inizia a farneticare di congreghe e patti, le domande assumono un tono sempre più incalzante… Le streghe di Manningtree è la storia di una piccola comunità lacerata dalla lenta esplosione del sospetto, in cui il potere degli uomini è sempre più illimitato e la sicurezza delle donne sempre più minata.

Affamata

di Melissa Broder

NNE, 2023


Con una lingua ironica e sensuale, Melissa Broder rivela che per sfuggire all’infelicità l’unica strada è tornare a se stesse, affrontando il rischio di non essere conformi e la vertigine del desiderio.

Rachel ha venticinque anni, vive a Los Angeles e soffre di un disturbo alimentare: calcola ossessivamente le calorie, cerca di ignorare la fame e trae un piacere quasi erotico dai pochi cibi che si concede. Lavora per un noto agente dello spettacolo, ogni giovedì sera si esibisce come stand-up comedian e si nasconde dalla madre, anaffettiva e dominante. Rachel usa la solitudine come scudo contro le relazioni e le tentazioni, finché un giorno, nella gelateria dove consuma di nascosto uno yogurt ipocalorico, incontra Miriam, la nuova commessa. Miriam è l’opposto di Rachel: un tripudio di curve e morbidezze, il trionfo dell’abbondanza sulla privazione. Le due ragazze si innamorano, si esplorano attraverso il cibo che consumano insieme, si riconoscono nei corpi che traboccano di piacere. L’amore innesca una rivoluzione nella vita di Rachel, che però dovrà fare i conti con la famiglia ebrea ortodossa di Miriam e con le ipocrisie del suo ambiente di lavoro. Serrato, impetuoso e provocatorio, “Affamata” parla di sensi e appetiti: di sesso, di cibo e di ossessioni.

La ragazza che scriveva romanzi d’amore ad Auschwitz

di Siobhan Curham

Newton Compton, 2023


Anche nel momento più buio, le parole possono tener viva la speranza. Ma qui anche la speranza può essere pericolosa. Un romanzo indimenticabile.

Mentre oltrepassa i terrificanti cancelli di ferro di Auschwitz, la scrittrice ebrea Claudette “Etty” Weil pensa alla sua vita prima di quella guerra insensata: l’appartamento affacciato sulla Senna, le risate degli amici, gli scaffali pieni di dischi e, soprattutto, la sua amata macchina da scrivere accanto alla finestra. Viene bruscamente riportata alla realtà dalle urla di una ragazzina, Danielle, strappata via dalle braccia della madre. Di fronte a quella scena straziante, Etty prende una decisione: si occuperà di Danielle e, per quanto possibile, la proteggerà come una sorella. Così, ogni sera, alla fine di una lunga e difficile giornata nel campo, Etty racconta a Danielle delle storie, costruendo per lei un bellissimo mondo di immaginazione e speranza in cui rifugiarsi. Ben presto anche altre donne si avvicinano per ascoltare, ed Etty le incoraggia a condividere le loro vite, i loro ricordi, i loro amori. Se riuscirà a sopravvivere, promette, quelle storie non saranno dimenticate. Notte dopo notte, racconto dopo racconto, Etty e le altre riescono a tener viva la speranza. In un luogo come Auschwitz, però, anche la speranza può essere pericolosa.

Ferrabosco

di Michele Cocchi

Fandango, 2023


Ferrabosco parla a tutti noi grazie alle azioni, i sogni e le speranze di una lotta politica ragazzina, partecipata, democratica e portatrice di futuro. Il nostro.

Per l’espansione di una miniera che da sempre dà lavoro alle famiglie di tutta la valle, agli abitanti di Vacchereccia e dei paesini limitrofi viene proposto di lasciare le proprie case e trasferirsi in paesi fotocopia appena più distanti. Più che proposto, imposto, se vogliono continuare a vivere lì. Ma una casa si può ricostruire identica e i ricordi che proteggono le sue mura si possono traslocare?, si chiede chi è deciso a non cedere al ricatto dell’azienda che gestisce la miniera. Quando poi a essere minacciate non sono solo le loro case, ma un intero bosco, gli abitanti salgono sugli alberi, costruiscono capanne e passerelle, si autorganizzano in una comunità pacifica ma resistente chiamata “Ferrabosco”, disposta a tutto pur di difendere la natura dall’ennesimo attacco dell’uomo. Il tredicenne Benji e sua sorella Dori a cui è affidato, le ragazze Nikita e Gaia, l’anziano autonomo Gilberto e il celerino Mattia sono le voci che alternandosi raccontano questa lotta impari, i sacrifici, gli scontri, gli affetti e il valore di una battaglia collettiva, senza preconcetti, senza pregiudizi, ognuno per sé solo ma tutti insieme più forti. 

A Roma si muore da soli

di Enrica Aragona

Newton Compton, 2023


Un efferato omicidio che scuote Roma sotto Natale. Un caso che risveglia vecchi ricordi. Una commissaria di cui non potrete più fare a meno.

Sulle tracce del killer che terrorizza la Capitale, la commissaria Nadia Montecorvo dovrà fare i conti con il proprio passato. Mancano pochi giorni a Natale, e la commissaria Nadia Montecorvo sta indagando su un caso molto delicato: davanti a una scuola elementare di Roma sono stati esplosi diversi colpi di pistola. A perdere la vita è una giovane donna, Emilia Colantonio; mentre Carlotta Lenzi, una bambina che stava andando a scuola insieme a suo padre, è rimasta gravemente ferita. Le indagini si concentrano subito sul passato di Emilia: l’assassino aveva un movente personale o la follia omicida si è scatenata a seguito di un diverbio per motivi di lavoro? Determinata a non escludere nessuna ipotesi, Nadia comincia a interrogare diversi sospettati. Ma dopo una visita in ospedale per sincerarsi delle condizioni della piccola Carlotta, i ricordi personali cominciano a sovrapporsi all’indagine in corso. In un caso in cui è vitale mantenere la lucidità e il sangue freddo, la commissaria Montecorvo dovrà riuscire a tenere a bada i suoi demoni interiori per trovare al più presto il colpevole.

Le Ondine perdute

di Roberta Cordani e Luigi M. Mignacco

Marsilio, 2023


Un inno all’acqua e ai suoi riflessi, che avvicinano ciò che è lontano. Un omaggio all’arte, alla natura e alla fantasia, nella Milano di un tempo e nella Venezia di sempre.

Nella Milano del primo Novecento il pittore Fedele Majeri e la sua allieva, la bella Giulia Tirelli, iniziano a vedere misteriose, mitologiche figure femminili che danzano nei riflessi sull’acqua, vera e dipinta. Un secolo dopo, a Venezia, il critico d’arte Manfredo Monfalco ripensa alle visioni stupefacenti che lo affascinano e lo turbano da mesi, e per certi istanti si trova catapultato in un passato non suo. I protagonisti capiranno che loro sono gli unici a poter fare qualcosa per ristabilire un equilibrio naturale ed evitare un grande disastro. Le donne delle visioni sono Ondine, alleate di un Genio della montagna che ama la musica e l’arte degli uomini, e cercano un aiuto da quei pochi che sono in grado di vederle, perché conoscono in un modo del tutto speciale l’importanza della fantasia. Riusciranno a sanare il profondo conflitto tra le forze oscure della terra? Un’avventura che attraversa il tempo, un rocambolesco Grand Tour tra città d’arte e paesaggi naturali emozionanti, tra il blu dell’Egeo e i riccioli delle fontane romane, dove anche le coincidenze sono sorprendenti protagoniste. Insieme a un parterre di curiosi personaggi che aprono finestre sulla storia e sull’arte, oltre a mostrare l’importanza dei legami familiari e affettivi, dei bei gesti che travalicano i tempi, dell’amore per la bellezza che parla a una parte invisibile di noi con un originale messaggio di pace.

Smettere di f. I deliri di un tabagista

di Giovanni Benincasa

Bompiani, 2023


Un grande autore televisivo per un romanzo (forse no) che mette in scena la battaglia che molti combattono e quasi tutti perdono: quella con se stessi quando si decide di smettere di fumare.

Fumare nuoce gravemente alla salute. Ma non fa solo quello: condiziona la tua intera esistenza. La sigaretta è un killer, certo, ma è il killer geniale di un libro giallo nel quale la vittima sei tu. Sì, geniale. Altro che intelligenza artificiale, altro che potere delle macchine pensanti. La sigaretta riesce a condizionare la tua vita ogni minuto di ogni giorno di ogni mese di ogni anno, da moltissimi anni. Sempre, ogni tuo movimento è stato anticipato da una sigaretta. Perché la sigaretta conosce te meglio di chiunque altro. Fumare ti è necessario in ogni dove e in ogni quando. Tu mangi per poi fumare. Tu prendi il caffè per poi fumare. Tu bevi per poi fumare. Tu ami per poi fumare. Tu dormi per poi fumare. La sigaretta usa stratagemmi geniali e diabolici per tornare da te. No, ora lo hai capito: questo non è un manuale di autoaiuto. Giovanni Benincasa racconta le memorie e i deliri di un fumatore che smette di fumare. O meglio che dovrebbe smettere ma non vuole, o che a un certo punto vorrebbe pure ma non sa come. O che saprebbe forse, in fondo, ma per riuscirci ha bisogno di una motivazione esistenziale e ha bisogno di una scelta. Questo libro è una spietata e gioiosa macchina narrativa a orologeria. Lo senti il ticchettio tra le nuvole di fumo?

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